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“L’acqua che rompe la pietra.”

La lettera del 1549 scritta da Michelangelo Buonarroti, che soffriva di calcoli renali, è una delle più antiche e illustri testimonianze dei benefici ottenuti bevendo Acqua Fiuggi.

La storia racconta che dalla miracolosa acqua trassero giovamento re, nobili e ambasciatori. Anche Papa Bonifacio VIII, che era nato in Ciociaria e conosceva bene la fonte, fece ricorso a quest’acqua salutare. I registri contabili pontefici dell’epoca annotano infatti ben 187 ordini di pagamento per il trasporto dell’acqua da Fiuggi a Roma.

Anche altri personaggi famosi in epoca più recente si sono curati con successo bevendo Acqua Fiuggi. L’espressione «l’acqua che rompe la pietra», che Michelangelo utilizzò sulla base di una semplice osservazione, oggi trova un solido riscontro scientifico.

Le acque di Fiuggi nascono nel cuore dei Monti Ernici e sgorgano a una temperatura di 12,4 °C da due fonti diverse: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana.

 

Caratterizzato dall’alternarsi di spazi aperti e chiusi e da una lussureggiante vegetazione, questo parco naturale rappresenta il luogo ideale per dedicarsi al benessere del proprio corpo. La terapia idropinica con Acqua Fiuggi risulta ottima per la cura delle calcolosi delle vie urinarie e delle sue recidive.

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